- Scheda
- Statuto
- Galleria
accolta Migliaccio, 1754; 1813
b. 2, fasc. 37, cc. 41
♦ Sottofasc. 1
cc. 1r-18r: «Statuti e regolamenti dell’Arte de’ Cappellari», ripartiti VI titoli e 154 capitoli, approvati dal Re Ferdinando I delle Due Sicilie. [S.d., ma 1816].
♦ Sottofasc. 2
cc. 1r-36v: Ulteriore versione degli «Statuti e regolamenti dell’Arte dei fabbricanti cappellari», «sotto i quali il ceto dei fabbricanti cappellari intende governarsi» e che «avranno la loro esecuzione subitocché dal Governo saranno sanzionati e autorizzati». La capitolazione è ripartita in VIII titoli e 158 capitoli. La versione riproduce pressoché letteralmente quella al precedente sottofascicolo. Differisce per l’inserimento, in quest’ultima, di quattro articoli aggiuntivi: i numeri 67, 68, 69, 119 (1816 Settembre 14, Napoli).
♦ Sottofasc. 3
cc. 1r-4v: Varia documentazione annessa ai predetti Statuti e Regolamenti dell’Arte de’ Cappellari.
-cc. 1r-1v: Comunicazione dell’Intendenza della Provincia al sindaco di Napoli del Reale Decreto del 18 Giugno 1817 in cui si approvano gli Statuti dell’Arte dei Cappellari. (1817 Luglio 24, Napoli)
-c. 2r: Editto dei Consoli Gennaro Porpa, Agostino Nasti e Gaetano D’Amora, coi quali i suddetti consoli si incaricano di girare per le botteghe dei cappellari per apporre ai cappelli fabbricati un nuovo bollo a norma degli articoli 97 e 101 dello Statuto dell’Arte dei Cappellari approvato con regio decreto del 18 giugno 1817. L’Editto è pubblicato con manifesto a stampa «Presso Antonio Garruccio». (1817 Luglio 27, Napoli)
-c. 2v: Editto dei Consoli Gennaro Porpa, Agostino Nasti e Gaetano D’Amora col quale si rendono note, a norma dell’articolo 131 dello Statuto dell’Arte dei Cappellari approvato con regio decreto del 18 giugno 1817, le disposizioni contenute negli articoli 122-130. L’Editto è pubblicato con manifesto a stampa «Presso Antonio Garruccio». (1817 Luglio 27, Napoli)
-cc. 3r-4v: Ricorso all’Intendenza della Provincia di Napoli contro i consoli dei Cappellari da parte degli esclusi dal ceto, redatto dall’avvocato Nicola Fiorentino. (1817 Settembre 9, Napoli)